martedì 29 gennaio 2008

Una piccola rivoluzione possibile

Da molto tempo ormai, la rana è in cammino. La ranetta partita in sordina quasi un anno fa, senza troppe pretese, con il suo passo di rana. Non chiedetele di correre: ha le zampette corte e fuori dal suo habitat naturale, diciamolo pure, non è un mostro di agilità, ma dentro il cervellino di rana ha covato con passione il suo sogno di ribellione.
A cosa? chiederete forse. A questo piattume imperante, a chi ci vuole mettere in testa che siamo modesti impiegati, studenti o neolaureati e da questa sudditanza non ci schioderemo mai, che coltivare cultura e sogni non cambierà le cose, a chi fa il gioco delle tre carte con le clausole contrattuali, non da risposte e intanto prende tempo.
Non ha, questa rana, la pretesa di passare alla storia, ma quella di prendere coscienza, di scegliere e di volere. La rana non si da per vinta, sogna e semina copiosamente mettendo più carne al fuoco di una rosticceria. Qualcosa, in effetti, si carbonizza e poi non se può più fare nulla, ma qualcosa va bene e allora raccoglie i frutti.
Complimenti allora alla piccola, possibile rivoluzione delle rane, che non solo è sopravvissuta a se stessa, alla vertigine dell’incerto e alla tentazione dell’utopia, ma ha dimostrato che i sogni possono cambiare il nostro “habitat quotidiano”.
E adesso si può incontrare la rana che ha passato i suoi primi esami all’università, quella che si è appena iscritta e quella che si è iscritta per la seconda volta, quella che sta per saltare oltre frontiera, quella che ha cambiato lavoro… e così via, un circolo virtuoso di piccole evoluzioni quotidiane, un brulicare di minute iniziative. Silenziose, discrete, ma come dice Harry Martinson “Le cose grandi avvengono in silenzio”.
Complimenti a tutte le mie rane.

lunedì 7 gennaio 2008

à Monsieur le Théâtre

Monsieur le théâtre, je vous aime!
J’aime votre odeur de vielle fumée,
Vos bruits sourds et matelassés,
La lumière qui jaillit de votre ventre
Et éblouit nos visages d’enfants,
Votre voix profonde et tendre
Qui me touche et se pend
A mes lèvres comme un baiser ardent.
Monsieur le théâtre je vous aime !
Aimez moi vous aussi
Afin que nous puissions ensemble
Aimer, haïr, ignorer,
Vivre, mourir puis ressusciter
Au grès de vos histoires et de vos souvenirs
Qui vont et viennent dans nos corps
Comme de simples soupirs...
Monsieur le théâtre…, je vous aime !

altra cosa...

l'arte appartiene al mondo dell'infanzaia...
solo allora si è abbastanza privi di pregiudizi da poter essere liberi di essere un artista !!

sur ce Mamzelle Bazarette vous dit AUREVOIR !!

Letargo

Bene. Dopo tutti questi mesi di letargo la TFF deve tornare all'attacco!
Che i nostri lettori ci perdonino questa assenza prolungata ma purtroppo la voglia di creare e condividere le proprie aspirazioni non è una cosa che si può comandare...
E poi che ce ne importa di non avere scritto per mesi he???
NIENTE!
perché l'arte non ha bisogno di manifestarsi per esistere...

e su questo vi lascio meditare !! ;-)

AUGURI !!

BUON ANNO 2008 a tutti i Bloggers di questo mondo!

Bonne année 2008 à tous !
que cette année soit plus créative que la dernière mais moins encore que la prochaine!!

the Frog Factory team